Wednesday, December 09, 2009

Un mese che volerà. Almeno fino al 26.
Un mese dopo un mese finito prima male e poi bene.
Un mese che comincia con la notizia più tremenda,
che continua con lo strazio delle lacrime di persone che conosci da tutta la vita.
Le mie non valgono più delle loro. So esattamente cosa stanno passando.

Un mese che dall'ansia dell'attesa estrae la gioia,
chiacchiere inaspettatamente oneste in un'osteria sull'Adda.
Si scoprono affinità, d'atteggiamento soprattutto.
Ognuno prende conferme da dove meglio crede. Anche da un gorilla bianco, perché no?
O da calze a righe, da amore/odio per Milano, da strette di mano vere, da birre offerte senza averlo chiesto.

Un mese in cui capisci una volta di più che la famiglia di sangue ha senso solo se di mezzo c'è anche altro.
Un mese che inizia con un Gambero rosso, sperando però di non fare passi indietro.
Un mese in cui un prete illuminato dice:
"Se trovate qualcuno che ha capito tutto, salutatemelo personalmente; e poi cambiate strada".
Un mese che comincia con una sconfitta calcistica, ma non importa,
perché è l'ennesimo mese di repliche di uno spettacolo mai visto prima
.