Ci voleva. Mi ci voleva.
Arrivata in cima, prima che cominci la nuova salita,
mi godo qualche giornata pianeggiante.
Col bene che fa. Che deve fare.
La mia rabbia è sempre lì, impassibile.
La mia gioia è sempre così, impenetrabile.
Le mie certezze sono salde, vacillano.
Dentro ho il sole, la pioggia.
Senza paracadute ma con una fune di sostegno,
una fune elastica che avvicina e allontana l'obiettivo.
Lui resta lì comunque,
mentre costruisco un modo per poterlo acciuffare.
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