Tuesday, September 19, 2006

Una serata che risolve settembre, e molto di più.
Facile, addirittura gratis, signori.
Sai di volerci essere, senti che non è solo perchè non spenderai niente più di qualche euro per una birra Peroni fredda e deliziosa. Che non bevevi da troppo tempo.
Senti che ne hai bisogno, anche se la sensazione non è chiara, la tradurrai solo a posteriori.
E nel mentre ridi, piangi, batti le mani fino a sentire i muscoli doloranti delle braccia che gridano "Basta!", ma tu non puoi smettere, non sulle note di una canzone come Offeso.
Canti le parole che già conosci, ascolti e resti ammaliata da una voce che non credevi così forte, così consapevole, così padrona delle parole e delle note che ha inventato.
Ti senti sorella di tutti, beh quasi. Ma vorresti che sparissero per aspettare la fine della musica, avvicinarti al bancone e ordinare un'altra birra. Da offrire, questa volta, a colui che senza sapere ha interpretato ciò che anche tu senti. E che, così facendo, contribuisce a dare più coscienza e fiducia ai tuoi stessi pensieri.
Niccolò, quella birra è come se te l'avessi offerta.

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